Hi everyone! Today, I would like to talk about Nuno Cera. He is a contemporary photographer born in 1972 in Beja, Portugal. Nowadays he lives and works in Lisbon and Berlin. Nuno uses two different approches in his work: a more “photographic” one and a more “conceptual” one. He can use photographs in a daily manner, registering moments, places, and different situations that He later selects to develop a project for an exhibition. The inverse process can also happen: based on an idea, he develops a series of pictures that correspond to a concept.
I really appreciate one of his latest projects, A Room With a View. In these photographies, the window, the surface of which should be invisible, makes itself present through what it reflects. In Nuno Cera’s windows, people and spaces appear to float calmly above the city. Despite the calmness we can detect a note of existential desolation, solitude and alienation. The shots are an eloquent metaphor. Sofia Coppola used a similar device, in the film Lost in Translation, to illustrate how being alone in the city and looking out from anonymous hotel room windows can be one of the loneliest things in the world.
Ciao a tutti! In questo post vorrei parlarvi di Nuno Cera, un fotografo contemporaneo nato nel 1972 a Beja, in Portogallo. Oggi vive e lavora tra Lisbona e Berlino. Nuno, nel suo lavoro, utilizza due approcci diversi: uno più “fotografico” e uno più “concettuale”. Nel primo, usa la fotografia per immortalare momenti, posti, e situazioni, che poi seleziona per sviluppare un progetto. Nel secondo caso, parte da un’idea e poi sviluppa una serie di immagini che corrispondano al concetto.
Mi è molto piaciuto uno dei suoi ultimi lavori, A Room With a View. In queste fotografie, la finestra, la cui superficie dovrebbe essere invisibile, diventa visibile grazie a ciò che riflette. Nelle finestre di Nuno Cera, le persone e gli spazi sembrano galleggiare calmi sopra la città. A parte la calma, si può notare una nota di desolazione, solitudine e alienazione. Gli scatti sono una metafora eloquente. Nel film Lost in Translation Sofia Coppola ha usato un modo simile per descrivere la sensazione di solitudine che può suscitare essere da soli in una città e guardarla da anonime stanze d’hotel.
For further information see also http://www.nunocera.com/.
All the images posted here are Nuno Cera’s works.
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